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Iniziativa cofinanziata dal
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare​ (ora Transizione Ecologica), Comune di Milano e Città Metropolitana di Milano
​nell'ambito del Programma Sperimentale Casa Scuola e Casa Lavoro
MOBILITY4MI
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UNA PIATTAFORMA INFORMATICA
A SUPPORTO DEI MOBILITY MANAGER

Per ottenere la piattaforma clicca qui!Il cambiamento delle abitudini, il diffondersi dello smart working e la sempre maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale, comportamenti che hanno avuto un’accelerazione in seguito all’emergenza sanitaria in corso, stanno portando in primo piano i professionisti della mobilità sostenibile: i mobility manager, figura chiave di una vera e propria “rivoluzione della mobilità”. Un’iniziativa che rientra all’interno del progetto Mobility4Mi, cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dal Comune di Milano e da Città Metropolitana e che prevede che venga messa a disposizione di queste figure professionali una piattaforma informatica con l’obiettivo di ottenere un quadro complessivo delle abitudini di mobilità di lavoratori e studenti. Tramite questa piattaforma si vuole fornire un supporto ai mobility manager (aziendale, d'area, scolastici) dell’area metropolitana di Milano nella redazione dei Piani di Spostamento Casa -Lavoro e Casa-Scuola, in modo che tali piani siano integrati in un contesto omogeneo e coerente con i servizi pubblici della città. Soprattutto ora che la pandemia ha cambiato le abitudini della mobilità sistematica verso un utilizzo più esteso del mezzo privato. Il Piano di Spostamento è uno strumento di sviluppo, implementazione e controllo di misure utili per la razionalizzazione degli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola di lavoratori, studenti e insegnanti tramite iniziative che tengano conto delle esigenze di mobilità e permettano di ridurre progressivamente gli impatti sull’ambiente.
 
Per ottenere la piattaforma clicca qui!

LE FASI DEL PROGETTO:
 
Una prima fase del progetto consente di mettere a disposizione a titolo gratuito dei mobility manager le licenze per l’accesso alla piattaforma (per un anno e a titolo gratuito) a 110 aziende, che hanno almeno una sede operativa all’interno del territorio di Città Metropolitana e un minimo di 5 dipendenti, a due scuole e due licenze d'area.
 
La seconda fase prevede che venga esteso il numero di licenze ad altre 60 aziende e 68 scuole, aventi le medesime caratteristiche.
Una volta attivata la licenza, il mobility manager potrà compilare un questionario dell’offerta di mobilità per ogni sede dell’azienda o scuola di cui intende compilare il piano degli spostamenti e, in seguito, inviare ai propri dipendenti un altro questionario per la compilazione degli spostamenti.
Tali informazioni sono poi aggregate ed elaborate dalla piattaforma e permettono di facilitare il compito nella redazione dei Piani. Le informazioni raccolte, infine, possono essere utilizzate in forma aggregata dalla Pubblica Amministrazione, attraverso il modulo “mobility manager d’area” per avere una visione complessiva delle esigenze della mobilità e poter individuare punti di forza ed eventuali criticità.
 
Questa piattaforma rappresenta una grande opportunità e uno strumento utile per il mobility manager che in questo modo ha la possibilità di redigere i Piani di Spostamento in modo facilitato e organizzato, anche e soprattutto nei casi in cui l’azienda si trova per la prima volta a gestire questa procedura: questo gli consente di mettere in pratica strategie di promozione della mobilità sostenibile e interventi mirati al miglioramento della mobilità interna dei propri dipendenti e studenti.
 
 
LA FIGURA DEL MOBILITY MANAGER
 
La funzione del mobility management è stata istituita in Italia con il Decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (ora denominato Ministero della transizione ecologica) del 1998 “Mobilità sostenibile nelle aree urbane” e promossa con il successivo Decreto del Servizio dello stesso Ministero, IAR (Inquinamento Atmosferico e Rischi Industriali) del 2020, finalizzato a incentivare i programmi proposti dai Mobility Manager aziendali. Ma è solo dopo la riapertura post-lockdown delle attività produttive, che ha assunto un'importanza strategica per le organizzazioni e la collettività in generale. Il cosiddetto “Decreto Rilancio” (DL 34/2020, convertito in Legge 77/2020), ha infatti introdotto l’obbligo di nominare un mobility manager per tutte le aziende o gli Enti pubblici con più di 100 dipendenti (contro i 300 per unità locale/800 complessivi, indicati nel Decreto del 1998). Entro il 31 dicembre di ogni anno, il mobility manager ha il compito di redigere un Piano degli Spostamenti Casa Lavoro (PSCL) che contenga un’analisi delle abitudini di mobilità dei dipendenti e le possibili soluzioni per ottimizzare gli spostamenti casa-lavoro.
Gli interventi che i manager della mobilità contribuiscono a implementare consentono un'ottimizzazione dei costi per le imprese e per la collettività e hanno un impatto positivo sull'ambiente e sulla salute dei cittadini, riducendo l'inquinamento atmosferico, il consumo di energia e le emissioni di gas serra, nonché – in questo particolare momento storico – le occasioni di contagio.
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